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mercoledì 27 maggio 2015

Working Mom

Ecco, la vita di una mamma, che lavora in Paese straniero con un figlio 3enne e un marito altrettanto impegnato, a volte è anche questa: una giornata del cavolo.

ore 6:30 - sveglia! "Come mai così presto?" "Mah, mi telefonano per lavoro" "Lo sai che alle 8.15 abbiamo un appuntamento con la maestra, vero?" "sì, ce la faremo, siamo qui dietro"

ore 7- telefonata

ore 8 - telefonata termina con un mio "scusate ma devo proprio andare, è una cosa molto urgente"

ore 8:15 - dopo doccia e trucco-parrucco-vestizione, sono pronta. Cookie quasi. Lui no, perché ha pensato a Cookie.

ore 8:25 - arriviamo a scuola e la maestra ci dice che siamo in ritardo, non può più, rimanderemo. "Ma dobbiamo parlare del bimbo assolutamente". Ovviamente, se prima avevo qualche senso di colpa, ora sono completamente devastata. Che cosa ha mio figlio?!

ore 8:40 - mi rendo conto di avere le chiavi di casa di Lui. Corsa rapida in ufficio da Lui a portargliele per poi andare in ufficio. E restarci fino alle 19. Perché quella telefonata delle 7 del mattino si è conclusa solo alle 19 di sera.

ore 20.30 - dopo 30 min di traffico e 40 per cercare parcheggio sotto casa e 10 per arrivare a casa dal parcheggio, sono finalmente a casa.

ore 21:30 - Cookie che piange a dirotto perché non gli piace la sua nuova stanza e la vuole mettere via. In realtà, non ha alcuna voglia di dormire.

Io, invece, vorrei mettermi a piangere.

ore 22:40 - scrivo una mail come rappresentante di classe a tutti i genitori per informarli di alcuni cambiamenti.

ore 23:45 - scrivo questo post, perché qualcuno un giorno mi ha detto che sentimenti mesti vanno veicolati in qualcosa. Io li metto qui, sia mai che qualcuno abbia voglia di sforgarsi un po' con me.

Buona notte da quella che oggi si sente una madre terribile, una lavoratrice inutile e sfigata, una donna un'atticchia triste.

3 commenti:

  1. Per peggiorare la situazione e aggiungere pessimitudine a pessimitudine, direi che è il caso di trovare una mezz'ora di tempo per un caffè e due chiacchiere con un'altra pessima madre. Possiamo anche chiudere i due mostriciattoli nella fattoria di Hema e lasciare che se la sbroglino da soli, con rucola a fare la guardia, mentre noi beviamo tè e discutiamo di inutilità. Fammi solo sapere quando.

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    1. sabato o domenica sono sempre giorni catartici per un caffè :)

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  2. E' solo una giornata negativa, una delle tante, ma si è conclusa.

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commenti biscottosi...