Da quando è nato Cookie la mia vita è cambiata. Molto. In meglio. Anche nel sonno!
Non mi fraintendete, dormo poco sin dalla prima notte insieme, ma è nel corso di queste sessioni di veglia che ho vissuto i momenti più dolci con il mio piccolo.
Piccoli regali che Cookie mi riserva come se volesse ricompensare la fatica dell'insonnia forzata.
Una delle prime notti, eravamo ancora in clinica, l'abbiamo passata ad osservarci a vicenda.
Lui mi scrutava come se volesse dare un volto a quei movimenti, a quel battito di cuore che aveva percepito per nove mesi.
Io lo guardavo perché non potevo capacitarmi di aver avuto un bimbo così straordinariamente perfetto nella pancia fino a pochi minuti prima. Che quel piccolo era parte di me. Lo avevo fatto io.
Ma la magia vera di essere diventata mamma l'ho provata solo qualche notte fa.
Cookie si è svegliato, come al solito, nel cuore della notte ed era molto affamato. A volte mi chiedo come sia possibile che si svegli con tanta fame come se non ci fosse un domani, nonostante, beh, abbia mangiato solo pochissime ore prima.
Abbiamo fatto la poppata. Poi il cambio del pannolino, con i soliti urletti e dimenamenti di accompagnamento.
Non gli piace essere spogliato. E da maschietto sa come farmela pagare... Ma io ho trovato la soluzione: mi sbrigo a pulirlo e poi lo massaggio con la cremina che gli piace tantissimo. Solo che la notte tutto questo trambusto pesa il doppio.
Non gli piace essere spogliato. E da maschietto sa come farmela pagare... Ma io ho trovato la soluzione: mi sbrigo a pulirlo e poi lo massaggio con la cremina che gli piace tantissimo. Solo che la notte tutto questo trambusto pesa il doppio.
E nonostante tutto non si riaddormentava e allora l'ho appoggiato sul mio petto, con il viso rivolto verso il mio cuore.
Si è subito calmato e piano piano ha alzato lo sguardo. Mi ha guardato. E mi ha sorriso. Un sorriso grande. Il primo consapevole.
Ho pensato che non c'era nulla di più appagante. Nessun lavoro ben riuscito, nessun regalo materiale, nemmeno il più desiderato.
E la fatica di quella nottata si è azzerata in un secondo.
Incredibile, è come dicono tutti. Anche se è dura, non ci si pente mai, perché non c'è nulla per cui vale più la pena.
Si è subito calmato e piano piano ha alzato lo sguardo. Mi ha guardato. E mi ha sorriso. Un sorriso grande. Il primo consapevole.
Ho pensato che non c'era nulla di più appagante. Nessun lavoro ben riuscito, nessun regalo materiale, nemmeno il più desiderato.
E la fatica di quella nottata si è azzerata in un secondo.
Incredibile, è come dicono tutti. Anche se è dura, non ci si pente mai, perché non c'è nulla per cui vale più la pena.
* Ringrazio Johnson&Johnson che mi ha chiesto di condividere il mio momento magico con Cookie attraverso questo post. Davvero una bella iniziativa!
Davvero bello quello che hai scritto!
RispondiEliminaAnche io, dopo quasi sette mesi, posso dire che nessuna delle notti passate sveglia mi è pesata davvero. Certo, me ne sono lamentata, mi sono trascinata per il giorno seguente, ho pregato che dormisse la notte dopo, ma in ogni notte passata sveglia, sapevo che c'era un motivo per cui il mio piccolo non riusciva a dormire, anche se a volte nemmeno lui sapeva quale fosse! :-)
Ma che bello questo post! Mi hai riportato alla mente tanti e tanti ricordi dolcissimi...vivitelo perché, anche se faticosi, sono momenti unici che non tornano più. Certo potrai fare altri figli e sarà una cosa altrettanto bella ma completamente diversa. Auguri cara, e grazie per la tua visita. :)
RispondiEliminaSerena
Come ti capisco!!!! Anche a me quel sorriso notturno....mi ripagava di essermi dovuta svegliare nel pieno della notte, mi ripagava di ogni fatica....e tornavo a letto...felice!!!!
RispondiEliminaMoonlitgirl