Sabato scorso Cookie ha compiuto un mese. E abbiamo pensato che fosse grande ormai per uscire con i suoi genitori per un tempo più lungo di una semplice passeggiata al parco. Le passeggiate le abbiamo sdoganate già ad una settimana dalla nascita!
E allora abbiamo tentato, prima, con una cena fuori per una semplice pizza tra amici.
Non nascondo che ero un po' tesa. Prima di avere Cookie non amavo particolarmente i bambini urlanti al ristorante. Diciamo che non ero proprio la tipa da bambino, ecco.
Poi, per mia fortuna, venne l'esperienza positiva con figli di miei amici - veramente buoni - che abbiamo cominciato a portarci dovunque già da piccolissimi. E mi sono abituata, anzi, mi ha dato il coraggio di provare a condurre una vita sociale con Cookie appena possibile.
La cena è andata bene, Cookie è stato molto buono, ha dormito per tutto il tempo nonostante le urla di bambini indisponenti al tavolo vicino.
Sì, perché una cosa di cui mi sono resa conto subito, è che i bimbi piccoli e i loro genitori sono ghettizzati. Nei ristoranti vieni sbattutto in un angolo, tanto per non dare fastidio. Addirittura in uno dei nostri ristoranti preferiti siamo stati palesemente rifiutati con la scusa che non c'era posto.
Poco male, per alcuni che non ci vogliono ci sono altri che ci hanno accolti a braccia aperte. Come quello di sabato scorso a pranzo.
Eh già, visto che era andata bene con la cena, ci siamo spinti un po' oltre e abbiamo passato tutto il sabato mattina fuori all'aria aperta. Era una giornata meravigliosa e il parco profumava di fiori d'arancio.
Ho persino provato l'ebrezza di allattare fuori casa. E devo dire che con uno scialle addosso non è così male e si può conservare l'intimità del momento.
Poi ci siamo rifugiati in un ristorante casareccio in un quartiere che conserva ancora il sapore di quella romanità fatta dell'alimentari sotto casa dove conoscono il tuo nome, del mercato coperto dove trovi dal pesce alle scarpe (e quanto mi piace quella bancarella in fondo...), dei ristoranti dove trovi tutti i piatti belli pesanti della nostra cucina. Insomma: Quartiere Testaccio.
Al ristorante ho mangiato un agnello magnifico e una crostata alle visciole pazzesca. E mi sono goduta mio marito, le nostre chiacchiere, la nostra intesa, mentre Cookie dormiva beatamente.
Certo, ammetto che abbiamo fatto ruotare il tutto intorno agli pseudo - in quanto non sempre ricorrenti - orari di Cookie e che ci siamo adattati molto ad allattarlo e cambiarlo un po' ovunque. Ma ne è valsa la pena.
La giornata è stata molto bella e mi ha aiutato a riconnettermi con quella parte di me che ama molto uscire, stare tra amici, godersi le giornate, con la consapevolezza che ora convivono in me due anime, la mamma e la donna. Speriamo non facciano a botte troppo spesso...
brava, hai fatto bene!
RispondiEliminaAnche io ho sempre allattato in giro, in macchina, in spiaggia, per strada e al ristorante.
Una volta in Messico, in un ristorante, mentre stavo allattando spudoratamente, un cameriere mi ha portato una coperta per coprirmi!
va beh... a parte quella occasione non si è mai lamentato nessuno.
Quando il nano aveva una settimana sono andata dal parrucchiere e l'ho allattato pure lì.
Insomma, tutto questo per dire che, sempre rispettando orari e bisogni del bambino, viva la libertà, l'essere donna, andare a cena fuori e il parrucchiere!
Prossima tappa: parrucchiere. Ti farò sapere!
EliminaMa si siete stati bravissimi!!! E ti dirò di più.... soprattutto i primi mesi sono i migliori per uscire...perché i piccoletti si accontentano di mangiare e dormire e non chiedono altro...
RispondiEliminaVedrai che sarà sempre più semplice...basta abituarsi ad una nuova creatura che ha delle esigenze da soddisfare e tutto fila liscio!!!
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Moonlitgirl
che tipo di accessorio??? sono molto curiosa. Dimmi dimmi che vado di corsa a comprarlo!!!
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