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lunedì 9 luglio 2012

la mia terapia

Alcuni particolari. Irrinunciabili. Talmente irrinunciabili che li ho messi solo da parte. Per un po', che poi è diventato un anno.

Quel rumore di passi. Talvolta veloci. Talvolta più lenti.

Quella playlist. Forte nelle orecchie, che tiene il ritmo.  

Quella concentrazione sul respiro. Unico vero traino. Non le gambe, il respiro. Se non c'è quello, allora durerà tutto poco. 

Quel tempo per pensare, che vorresti non finisse mai. 

Quella solitudine volontaria. Una scusa per star soli, per ignorare tutti, senza essere scortesi.

Quel sudore, quelle vampate che ti lasciano svuotata e allo stesso tempo carica. Che potresti sconfiggere il mondo. E alla sera, l'unica arresa sei tu, al sonno, un bel sonno. 

Quella terapia tutta mia, contro lo stress, le incavolature, la tristezza, la stanchezza mentale.

Eh, sì. Ho rimesso le scarpette. 

Sono andata a correre. Dopo circa un anno. 

Avevo riprovato ad un mese dal parto, ma la Dotti non era molto d'accordo. E ormai lo sapete che io l'ascolto molto. E allora ho aspettato ancora un po'.

Poi ho spolverato le scarpe, preso i pantaloncini e la maglietta. E sono andata. Così, come se fosse passato un solo giorno dall'ultima volta.

Ho corso per mezz'ora senza fermarmi. E non ci speravo proprio. 

La strada è ancora lunga verso il ritmo pre-gravidanza, ma non mi lamento.

Il mio traguardo è correre 1 ora. Sempre che Cookie me lo permetta.

Appena ci riesco sarete le prime a scoprirlo! 

1 commento:

  1. pensami almeno per un minuto mentre corri, così mi sembrerà di correre ancora un pò anche io..
    :-(

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