"ma stai piangendo?"
"nou, no, no"
"sì invece, dimmi perché?"
"non lo so, non so, così"
"secondo me lo sai. è perché torni a lavoro?"
"ecco, in realtà mi sembra di non aver fatto abbastanza in questi mesi con lui, per me. avrei dovuto fare di più"
"di più? ma sai perché chiude gli occhi, sbadiglia, fa una piccolissima smorfia"
"boh, mi sembra di aver perso del tempo. potevo fare meglio"
"hai fatto tutto quello che andava fatto, sei stata con lui ogni momento"
"è che penso a lui che si chiederà tutto il giorno dove sono finita, che vorrà più bene ad E. che a me. che non mi vorrà quando torno la sera"
"capisco quanto sia difficile, ma ti stai attaccando troppo"
"ho paura che la prima parola che dirà sarà E., non mamma*. Oddioooo. non posso andare, devo rimanere di più. muahhhh. non posso sopportarlo. pensa come sarà arrabbiato con me"
"amore, penso davvero che sia il momento che torni a lavoro. stai esagerando. non vai in guerra"
"lo so, ma io torno a tempo pieno subito! tante ore fuori, tanto lontano. ce la farò?"
"senti, comincia e poi vediamo come va"
ebbene sì, sono entrata nel tunnel "non voglio tornare a lavoro" abbinato a "mio figlio mi odierà". Sto cercando di uscirne. Aiutatemi, ditemi come l'avete superata voi. Perché si supera, giusto?
*ho letto sul mio diario di nascita che la prima parola che ho detto è stata Abeba, il nome della mia adorata tata....
Coraggio!!!
RispondiEliminaSo quanto sia difficile e dura...anzi in realtà non lo so davvero ma posso immaginarmelo.. l'importante è che il tempo che passerai con tuo figlio sia di QUALITA'.. vedrai che lui saprà sempre la differenza tra mamma e tata... se lo mandavi al nido tutto il giorno era uguale! solo che al nido c'erano altri 20 bambini urlanti nello stesso momento, e lui è ancora piccolino.. comunque ti ripeto: l'importante è il tempo che passi con lui sia di qualità.. quindi dovrai lasciare lo stress del lavoro fuori di casa.. così che lui ti veda sempre serena e sorridente.. perchè i bambini percepiscono tutte le nostre emozioni..
Completamente d'accordo... troverete un nuovo equilibrio ma il tempo che passerete insieme, anche se meno, sarà sempre speciale, solo che più concentrato!
EliminaGrazie ad entrambe. Anche se lo devo ammettere: da figlia di una sostenitrice del tempo di qualità, questa teoria non mi ha mai convinto. Penso che il tempo di qualità vada girato al lavoro e non alla famiglia. Ma i tempi lavorativi di oggi ancora non sono maturi, a meno che non ci diamo man forte e cerchiamo di girarli da dentro, lottando tutte contro chi ci vorrebbe fare da figlio più che da datore di lavoro... Non so se mi spiego.
EliminaNessuno sostituisce la mamma, soprattutto una mamma che ci tiene ad essere presente e che quando lo è si gode ogni minuto come farai tu! Aveva tre giorni di vita e per qualche ora affidavo il mio piccolo alla nonna. Avevo paura che mi rubasse un po' il suo amore, ma non è stato così. Tutto è andato benone, la prima parola è stata mamma e non nonna!!! ;)
RispondiEliminagrazie. ce la metterò tutta.
Eliminanon me lo ricordare, sono rientrata la lavoro in piena ansia, piena di rimorso.
RispondiEliminaMa poi scesa dal treno sono andata al mio solito vecchio bar a bere un caffè, oddio un caffè DA SOLA. Ho chiaccherato con i colleghi senza parlare di pappe, pannolini, dentini...perchè si sa, quando sei a casa in maternità trovi solo altre mammme da frequentare, e improvvisamente sono RINATA!
E quando sono rientrata a casa mi sono spupazzata una bimba tutta felice, perchè se la mamma è serena e felice, lo sono anche i figli :-)
un abbraccio
LaChan
sai che le tue parole mi aiutano tantissimo. Sicuramente tornare alla 'civiltà' mi aiuterà a bilanciare la mia vita e a capire cosa fare.
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