La mia estate da neomamma è stata diversa. Ecco userei proprio questo aggettivo. Né migliore né peggiore.
Diversa da come me l'ero figurata. Non so, gli ormoni gravidici mi avevano fatto immaginare solo il bello della mia vita con il nano.
Un'estate intera al mare, io e lui che ci godiamo la brezza marina, mi abbronzo, mi rilasso. Passiamo tanto tempo bello insieme, anche con il Papà. Magari ci facciamo qualche viaggio, che i mesi della maternità sono un tempo lunghissimo, ti pare che non abbiamo modo di farci un bel viaggio prendendo pure l'aereo.
Poi, è stato diverso. Nel senso che di momenti belli ce ne sono stati a vagonate, ma ci sono stati anche gli altri. Ecco.
Non avevo considerato che passare del tempo al mare equivaleva a condividere gli spazi con i Nonni P. Da sola. I Nonni P sono stati premurosi con me e Cookie (forse troppo). Ma sono pur sempre i suoceri. Voglio dire, la convivenza forzata e prolungata diventa insopportabile con i tuoi genitori - con cui tra l'altro hai vissuto gran parte della tua vita per ora - figurati con una coppia di persone che sono entrate a forza nella tua famiglia già piuttosto popolata.
E poi sono sempre quella che gli ha portato via il loro cucciolo di trenta e passa anni... ma sempre cucciolo.
Dovevo immaginare che tutto quel tempo sarebbe stato troppo. Un epilogo già segnato. Disastroso.
Entra di diritto tra le cose da non rifare. Assolutamente. Mai più.
Non avevo considerato (meglio - avevo sottovalutato) che le mie giornate marittime sarebbero iniziate molto presto e finite altrettanto presto. Roba che partivo alle 8 direzione spiaggia facendomi 300 gradini con Cookie nel marsupio e borsa strapiena in spalla (ma quante cose servono a un nano di mezzo metro?). A quell'ora dividevo la spiaggia con una signora attempata, solo io e lei. Poi alle 10, quando cominciava a scendere qualcuno, dovevo rimontare il nano nel marsupio e rifarmi tutte le scale, questa volta in salita. Quando dopo un mese e mezzo il Pediatra mi ha concesso di tenerlo al mare fino a mezzogiorno avevo gli occhi lucidi dalla gioia. Che forse un po' di abbronzatura potevo prenderla.
E chiaramente è stata l'estate in cui sono stata più al mare (in termini di giorni, non di ore) e mi sono abbronzata meno. E a farmela pesare ancora di più c'era la mia vicina di ombrellone. Palestratissima, nerissima e con marmocchi di due anni e di cinque mesi al seguito. L'ho odiata e ammirata allo stesso tempo.
Non avevo considerato che le ferie del Papà si sarebbero trasformate in un tour de force da un parente all'altro, e per avere tempo per noi ci saremmo dovuti rifugiare nelle Dolomiti. Che il viaggio in aereo non ce la siamo sentiti. Ma ce ne siamo anche un po' pentiti, che l'aereo noi lo amiamo e se Cookie è figlio nostro lo ama anche lui.
Ma come ho premesso abbiamo avuto dei momenti a tre meravigliosi, fatti di coccole, sguardi, risate e tante prime volte, che mi terranno compagnia in questo nuovo inverno, in questo nuovo inizio.
Che non ho mai lavorato e fatto la mamma tutto insieme.
Un'altra prima volta.
Sembra il racconto della mia prima vacanza da mamma tre anni fa!!!! Adesso basta suoceri e più aerei, vedrai l'anno prossimo sarà più tintarella e meno suoceri!!!!!
RispondiEliminameno male che mi dici così... c'è speranza allora!
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