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martedì 13 novembre 2012

something about me - 2° capitolo

Nella vita, l’unico modo per non farsi cogliere impreparati dal destino e non lasciarselo scappare è tenere d’occhio le coincidenze che ti presenta.
(Marcela Serrano, L’albergo delle donne tristi)
 
Un'estate del primo anno di università, in cui avevo deciso che avrei lavorato per mettermi da parte qualche soldo che sapeva di una prima indipendenza dai miei genitori. Che mi faceva tanto ragazza adulta, emancipata.
 
Un'estate in cui avevo concluso una storia mai iniziata con quello che pensavo fosse l'uomo della mia vita. Bello, moro e con gli occhi verdi, ma infedele a me e alla sua ragazza ufficiale (di cui ovviamente non sapevo nulla). Fine del prologo di una storia inizata - almeno per me - il primo giorno di università, in cui all'ebbrezza di un nuovo percorso di studi, avevo aggiunto anche l'aspettativa dell'amore vero.
 
Un'estate in cui avevo giurato che volevo solo divertirmi, che ci stavo troppo male. E le parole di un'amica: "vedrai che l'amore vero ti colpirà come un fulmine quando meno te lo aspetti". Io "non credo di essere nella direzione del fulmine".
 
Pochi giorni in quel di Gaeta, a casa della mia migliore amica. Tanto per assaporare un po' d'estate.
 
Un falò di ferragosto in riva al mare, con giochi d'ombra e sfrontatezza da qualche bicchiere di vino di troppo. Una frase maldestra, la mia. Un sguardo stupito ed intimidito, il suo, dietro occhiali da vista ottagonali, che facevano tanto radical chic. Un maglione in prestito che non avevo alcuna intenzione di restituire.
 
Il giorno dopo, in spiaggia, obbligata a riportare il maglione dall'amica che aveva visto molto più lungo di me. Quattro chiacchiere in cui si sono ritrovate la stessa scuola, lo stesso quartiere. Ma tutto lì.
 
A Roma, primi di settembre e un esame complicato da dare. E non pensavo ad altro.
 
Poi una telefonata "Non so se ti ricordi di me, il maglione, Gaeta, il falò". "Certo! [mentivo!] Come hai il mio numero?" "Ho cercato nei vecchi annuari della scuola, sperando che non avessi cambiato casa. Vuoi uscire con me?" "Ho l'esame" "Una sera puoi, dai ho scommesso che ti convincevo, usciamo tutti insieme"
 
Ho pensato che, sì, se la meritava una possibilità. Che sì, potevo provare.
 
La sera, avevo passato ore a scegliere come vestirmi. Lui evidentemente molto meno: maglione spesso di quello da montanaro color corallo, pantaloni con tasconi verde militare e scarpe da ginnastica. Io timida, lui con qualche scivolone da impacciato. Io diffidente, lui proteso verso di me.
 
Un bacio a fine serata, pensando che forse sarebbe finita lì.
 
Per fortuna che lui il giorno dopo è corso ad accertarsi del contrario. Con 'il bacio della conferma', come lo chiamava lui.
 
Fortuna, sì. Perché da quel giorno sono arrivati tanti viaggi insieme, tanti momenti importanti condivisi, una convivenza, un matrimonio e, per ora, un  bimbo, che manco a farlo apposta è proprio la sintesi di noi due. Di me e del Papà.
 
Mi chiedo spesso cosa sarebbe successo se fossi stata più incerta, più riflessiva. Se non avessi quel vizio di provare, e poi vedere come va. Di dare importanza alle coincidenze della vita. 
 
Ho iniziato una storia, che mi avrebbe portato lontano... di più di quello che ho detto qui... e che vi dirò in seguito.
 

13 commenti:

  1. Chissà come mai nella storia di tutte noi uno stronzetto infedele (a noi o alla ragazza ufficiale, io sono stata la ragazza ufficiale) ci deve essere sempre!!! mi piace come scrivi;P

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  2. Sì, sì, tutto bello. Ma veniamo al sodo. Allora, parti?
    P.S. Sfrontata che non sono altro!

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  3. Bellissimo post! Più vai avanti a leggerlo e più speri finisca come è successo davvero :) Prossimamente scriverò un post sulla mia storia che come "casualità degli eventi" mi ricorda molto la tua... destino, treno che passa una volta sola... Aspettiamo il tuo seguito! :)

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  4. Il destino non lo puoi evitare....dovunque vai ti viene dietro!!!!! Ma il bello e' proprio questo!!!

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    1. credo anche che bisogna un po' assecondarlo, se lo respingi credo si offenda...

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    2. Ti va di passare da me per un premio????

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  5. Vi sono cose che prima di fare hanno bisogno di lunghe riflessione, altre in cui bisogna buttarsi e come và, và...Ti è andata bene!!!

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    1. mi è andata bene, è vero. Ma francamente anche se fosse andata male, mi sarei comunque comportata così. Sono un'impulsiva.

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  6. bella!!! le storie d'amore sono sempre belle!!!

    PS: comunque il maglione te lo poteva anche lasciare!!!!

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    1. alla fine me lo ha regalato. qualche tempo dopo, ma lo ha fatto.

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commenti biscottosi...