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lunedì 3 giugno 2013

per 6 anni a Parigi

Vi scrivo ora, 21.30, da una Bruxelles ancora luminosa e assolata. Dio, come mi piace questa luce che va via tardi, quasi a condurti per mano per l'aperitivo e poi per la cena.

Vi scrivo di ritorno da un week-end lungo a Parigi, dove abbiamo festeggiato i nostri 6 anni di matrimonio e il nostro secondo anniversario condiviso con Cookie, che devo dire è stato davvero bravissimo.

Una delle tante cose belle di Bruxelles è l'essere talmente Eurocentrica da permetterti di fuggire per il fine settimana in posti bellissimi: Parigi, Londra, Amsterdam, raggiungibili in poche ore, in treno o in macchina.

Questa volta, visto che con Cookie ancora dobbiamo portarci dietro casa, abbiamo deciso di optare per la macchina. Siamo arrivati in 3 ore percorrendo strade comode a scorrevoli.

A Parigi, il Papà aveva prenotato un albergo a Esplanade de la Défense, la nuovissima e impressionante business area, che è anche una delle fermate della Linea 1 della Metro (quella gialla) che taglia la città con fermate su ogni punto di interesse. 

Mai scelta è stata più azzeccata, in pochi minuti arrivavamo ovunque. Anche ad un caffè improvvisato con Marco, che, come si capisce leggendo il suo blog, è una persona carinissima e simpatica, ed ha uno spettacolo di bimbo (ahò abbiamo detto che ci becchiamo a Roma questa estate, mi raccomando!). 

Abbiamo girato la città come tre pazzi e abbiamo cercato di vedere quei posti che non abbiamo potuto esplorare l'ultima volta, come Le Marais, Place des Vosges, Jardin de Luxembourg, la zona dietro Montmartre. 

Beh, Parigi è sempre bellissima, come i parigini sempre snob e sgarbati. Per dire, Cookie ha rischiato varie volte di essere vittima di qualche cattiveria da parte di un bimbetto locale simpatico come un calcio sugli stinchi, accompagnato da non curanti genitori che gli lasciavamo fare il teppistello. Roba che a Bruxelles lo avrebbero costretto a camminare sui ceci alla prima avvisaglia di comportamenti poco gentili.

Come ho detto, abbiamo camminato molto, ci siamo divertiti tanto e ci siamo coccolati di più. E soprattutto è stata l'occasione per renderci conto che la nostra vita è davvero cambiata. Eravamo in una città meravigliosa, a tre ore di macchina da casa, in cui non ci siamo sentiti stranieri perché ne condividevamo la lingua. Certo non benissimo, ma qualche anno fa saremmo stati in difficoltà. Cookie si è goduto tutto nonostante la tenera età e con il tempo si godrà queste possibilità ancora di più.

E poi abbiamo imparato una cosa fondamentale: quando andiamo in giro con Cookie dobbiamo prenotare alberghi con colazioni ben fornite anche per i bimbi nel caso in cui abbiano deciso di abbandonare il latte proprio quel giorno. Per poi riprenderlo al rientro a casa, certo. 

6 commenti:

  1. Parigi è meravigliosa e i parigini strafottenti e maleducati. Passami il termine. Un post da cui traspira una grande serenità. Bellissimo

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  2. Sono ufficialmente invidiosa. Sappilo.
    ¯\_(⌣̯̀⌣́)_/¯
    Ma non per Parigi in se.. Ma per le possibilità insite nell'abitare all'estero in un luogo che ti consente di sentirti davvero libero.
    Questo te lo invidio. Ecco. Ed ora faccio anche i capricci! m(._.)m

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  3. Che bella Parigi, mi piacerebbe molto visitarla...

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commenti biscottosi...