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venerdì 1 giugno 2012

wedding plans

Qualche sera fa sono uscita a cena con la zia G. che si sposerà a breve. E abbiamo parlato dei preparativi per il suo matrimonio.

Inevitabilmente le chiacchiere mi hanno riportato una montagna di ricordi. Sul mio matrimonio.

Sapete, domani saranno cinque anni da quando ho detto sì al Papà.

Proprio un 2 giugno di sabato ci siamo legati l'uno all'altra.

Ci siamo sposati giovani. Pieni di quella leggerezza che a volte è fondamentale per buttarsi in scelte in cui la razionalità è un bastone tra le ruote.

Mi ricordo l'eccitazione mista a paura con cui ho scelto il mio abito da sposa. Non era un abito pazzesco, anzi molto semplice, e bianco, bianchissimo, lineare con una gonna non troppo ampia, bilanciato da un velo lunghissimo ricamato in pizzo.

Proprio 5 anni fa in queste ore, mia madre riempiva la casa di piante e distribuiva piccoli sacchetti di confetti a chiunque facesse capolino dalla porta di casa. Il Papà si presentava a casa con ben due mazzi di fiori, perché non aveva saputo scegliere quello più adatto e li aveva portati entrambi. Narcisi bianchi e rose rosse. E un biglietto che conservo ancora nel portafoglio.

La notte non ho dormito nulla. Alle 5 del mattino ero a fare colazione. Che fame che avevo. Strano per una sposa, lo so.

Alle 7 di quel sabato ero in lacrime perché pioveva e ho chiamato il Papà disperata. 
Fortunatamente dove dovevamo sposarci non era piovuto. Anzi alla fine la giornata fu splendida.

Quanto era bello quel posto, devo portarci Cookie presto.
Mi avevano parlato di un castello poco conosciuto che non veniva utilizzato molto per i matrimoni perché troppo piccolo, e questo mi è bastato per incuriosirmi, e sceglierlo anche senza vederlo. Un enorme cancello celava da occhi indiscreti un vecchio minuscolo borgo con una chiesetta carinissima ed un giardino con il prato inglese. 

Ricordo il percorso fino in chiesa al braccio di mio padre e sotto lo sguardo vigile di mia mamma, i sorrisi degli amici, le risate che ci fece fare il prete. Ma soprattutto ricordo i miei occhi che incontrano quelli del Papà e che ci siamo tenuti per mano tutto il tempo.

In realtà, negli ultimi 5 anni abbiamo affrontato tutte le nostre avventure mano nella mano. E sono stati anni belli, intensi e forti, che abbiamo deciso di festeggiare con una fuga al mare. 

Chiaramente Cookie viene con noi... ora siamo in tre mano nella mano.

Perché delle volte 1+1=3, vero Papà?



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