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giovedì 18 luglio 2013

tutto per me

Mamma mia quanto tempo è passato dall'ultimo post. Un'eternità se consideriamo che per molto tempo non ho avuto neanche connessione internet adeguata. Che a dirlo così non ci si crede, ma tant'è.

Eppure di cose ne sono successe. 

Pensate che appena sbarcata sul suolo italiano ho ricevuto due chiamate per colloqui a Bruxelles per il martedì successivo. Della serie: non ti puoi mai muovere. Mai. E quindi che volete, sono tornata di corsa. E da SOLA. 

Era tantissimo che non partivo tutta sola per andare da qualche parte. Che non partivo per stare una notte fuori per conto mio. E allora ho colto l'occasione per godermela e per viziarmi un po', che poi non è altro che riassaporare qualche rito ante Cookie, che oggi sembra gridare "libertà, libertà".

Ecco quello che ho fatto, poco ma soddisfacente.

#1 giro per i negozi in aeroporto
Invece di correre al gate così stiamo tranquilli, ho ammazzato il tempo girando per negozi senza alcuna voglia di comprare, ma con la curiosità di vedere ogni articolo, scappando via prima di essere acciuffata da qualche loquace commessa. Che senza nano, l'unica voce che potevo ascoltare era tutt'al più quella nella mia testa. Anzi forse nemmeno quella. 

#2 acquisto della mia rivista di moda per il viaggio
No, davvero, ma che lusso è aspettare l'imbarco leggendo una rivista, senza dover correre a destra e manca dietro al nano, intrattenerlo, ecc. E invece, ero lì, che scorrevo quelle pagine patinate con la stessa attenzione con cui alcuni mesi fa leggevo un documento di lavoro. Con cui qualche anno fa leggevo proprio queste riviste.
Peccato che il troppo entusiasmo, il troppo focus, mi abbiano fatto finire la rivista in un battibaleno.

#3 libro e snack a bordo
Sono salita sull'aereo con un libro francese in mano, con un unico obbiettivo, ritornare a Roma finito. Ecco, posso dire con un certo piacere che ho letto tutto il volo, anche mentre mi degustavo un bicchiere di succo d'arancia e i biscottini di cortesia. Senza dover fare alcuna evoluzione per essere sicura che il nano non afferri il bicchiere e lo lanci al malcapitato seduto accanto a noi. 
Che poi a ricordarmi la differenza tra un viaggio nanomunito e uno in solitaria c'ha pensato la coppia davanti a me che si smazzava un bimbo di nemmeno un anno davvero molto, ma molto agitato.

#4 cena con l'amica del cuore
Arrivare a casa, il tempo di una doccia, il lusso del cambio abiti e via per la cena con l'amica, a parlare di tutto e di niente, di grandi progetti e di piccole preoccupazioni. Ordinare molto più cibo di quello che le nostre pance potevano accogliere, quasi a voler esteriorizzare quella voglia di fermare il tempo e chiacchierare a non finire, complice quella notte che di questo periodo tarda molto a calare.

#5 dormita nottura indisturbata
Per questa non spendo molto parole. Vi dico solo: tutta una tirata, e un sonno molto riposante. Ho recuperato un mese in un solo giorno.

Da quando sono mamma, ho sempre qualche remora a lasciare il piccolo da solo. E allora mi ritrovo a farlo solo in occasioni particolari e cerco di ridurre sempre i tempi di assenza. Invece, comincio a pensare che un po' di distacco ogni tanto mi faccia bene, per ritrovarmi, per dare spazio anche ai miei piccoli lussi. In fin dei conti basta veramente poco per ricaricarsi e ricominciare a rincorrere il piccoletto.

E voi come vi regolate?

5 commenti:

  1. condivido! fa bene, alla mamma, al papà e al bambino! L'amore è anche sentire la mancanza di chi si ama per riassaporarne di più quando ci si ritrova... Ogni tanto ci vuole, per ricordarsi anche chi eravamo!

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  2. e' vero, anche io quando quando sono andata a milano due settimane fa per 48 ore denanizzata ho assaporato esattamente questi piaceri: leggere e finire quello che leggo, bere il succo in aereo senza timore che qualcuno lo rovesci, andare per negozi e PROVARE qualcosa...pero' vedi come ci gustiamo di piu' la vita, adesso?
    in culo alla balena x il colloquio

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  3. che dire... Invidia invidia invidia.... non so cosa darei per "fuggire" due giorni tutta sola!

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  4. Io anche ho ancora remore a lasciare Tigrotto da solo...per ora e' successo 2 volte in un anno....

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  5. Cosa dire? Comprensione e condivisione al 100%. Noi abbiamo lasciato lo gnomo per 3 giorni con i nonni in occasione del nostro ultimo sopralluogo ad Amsterdam, e così faremo nuovamente a settembre (dove sarà invece in Erasmus per 72h dagli zii)... In aeroporto ho pianto, mi sono sentita una mamma "brutta e cattiva" e ho avuto 15 minuti di senso di colpa. Ma già essere lì, nell'area check in, e poterci bere un cappuccino intero dall'inizio alla fine mi ha fatto sentire un po' meno in colpa. I successivi 3 giorni io e mio marito soli soletti hanno definitivamente cancellato ogni titubanza (in realtà, ci siamo sentiti in colpa perché non ci sentivamo più in colpa, ma questa è un'altra storia). Abbiamo fatto cose folli, tipo: cenare stando seduti, senza mai alzarci una volta dal tavolo; andare a vedere i musei, sedendoci pure lì come due baccalà di fronte ai quadri di Van Gogh; farci tipo 26 caffè da Starbucks; fare la doccia insieme (cose turche, lo so); dormire in aereo... Non sono per mollare i bambini ogni 3x2 da qualche parte, ma ogni tanto 2 giorni di tregua anche la peggiore delle mamme se li merita!

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