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venerdì 27 giugno 2014

(s)bloccata

Non scrivi più. perché?

Perché ci sono dei momenti in cui capisci che l'unica cosa importante è tirare avanti. Andare avanti.
Dritta, focalizzata, non c'è tempo per fermarsi. Per l'introspezione.
Ecco. Non ho tempo per guardare quello che sta succedendo dentro di me. Perché se lo faccio so che andrò ad accarezzare una parte di me che è stata sopraffatta dal super-uonmo. O super-donna che mi è venuta in soccorso quando avevo solo due possibilità. Ripiegarmi su me stessa o tirare avanti.
Ora è il mio momento di impegnarmi per costruire, difendere, supportare, occuparmi della mia famiglia.

Poi, succede.

Una mattina, complice una stanchezza che non ti aiuta a gestire il tutto, quelle emozioni che avevo chiuso dentro di me cominciano a trovare la loro strada verso il cuore, le mani, gli occhi. Come sintomi dell'influenza, ne snoccioli uno un giorno, due l'altro. 
E poi eccomi, una mattina di giugno, per strada, sperando che nessuno noti una donna con lo spolverino addosso e la tuta sotto (ero andata ad accompagnare Cookie all'asilo) che oltretutto piange. 

A volte credo che le lacrime ci rendano invisibili, che poi è semplicemente la gente ad avere ancora pudore nei confronti di alcune esternazioni sentimentali. 

Mi sono sfogata, mi sto sfogando. Ho letto da più parti che i postumi di un momento duro si possono vedere anche dopo tanti mesi. 

Io li sto vendendo solo ora. 

Ora che sono più stanca, ora che di cose ne sono successe veramente tante e sono tutte positive. Mio marito sta bene, mio figlio è sereno, io ho un lavoro - che maledettamente mi diverte- ho una rete familiare anche qui a Bruxelles. Ora che sto mettendo radici e la cosa mi spaventa.  Ora che mi guardo allo specchio e ho la certezza di assomigliare molto di più alla donna che vorrei essere. 

Ora, mi sono sbloccata.

Il problema è che ho anche tante cose da raccontare.


5 commenti:

  1. Che gioia rileggerti, davvero è bello leggere notizie positive che passano anche attraverso le lacrime. Non ho nulla da aggiungere perché hai detto tutto tu!

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  2. evviva! Attendo una valanga di post.

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  3. Giorni fa stavo per scriverti. Perché dietro a un silenzio può esserci quello che hai passato tu, puoi essere impegnata a vivere e non c'è modo di farci entrare nient'altro (capita anche a me per motivi diversi). Ma ho avuto paura di essere inopportuna. Sono felice di sapere che le cose stanno andando bene. E trova il modo migliore per te per sfogarti: è dura dover essere forti a tutti i costi. La tua fragilità reclama un po' di attenzione.
    Bentornata.

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  4. e io non vedo l'ora di sentirtele raccontare!

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