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venerdì 20 gennaio 2012

Mercoledì blues

Ieri è stata una giornata che mi è pesata in tutti sensi. 

Mi è pesata nella pancia, con un Cookie messo per traverso e particolarmente turbolento, come se sapesse lui per primo che la sua Mamma era inquieta. 

Mi è pesata nelle gambe con cui mi sono affannata a camminare nella mia pausa, perché mi devo assicurare almeno una mezz'ora al giorno di libertà da qui per non impazzire, per ricordarmi che c'è altro a cui pensare, profumi e luoghi là fuori da vivere.

Mi è pesata nella testa, nella concetrazione di dover portare a termine un lavoro quando proprio non ce la puoi fare. Non ti va. E non ti va perché non ne vedi il motivo, non hai la spinta e la forza per ricordarti qual era la spinta. Già, qual era??

E allora ti pesa anche nello spirito, perché dopo tanto tempo che giri come una trottola, che ti sbatti, che cerchi di darti delle possibilità create dal nulla - nonostante tutte le avversioni, i muri di gomma, la mancanza di supporto -  ti fermi. E pensi " ma non è cambiato assolutamente nulla. E se non cambia nulla? che ne sarà di me fra qualche mese? Dopo Cookie, dopo il parto, dopo la breve maternità, dopo che ci sarà? Ma soprattutto ci sarà qualcosa di tutta questa professione a cui ho dedicato i miei anni migliori, anni di studio, nottate di lavoro?"

Ultimamente, e per mia fortuna, in questi casi di scoramento viene in soccorso quella che io chiamo 'la parte migliore di me' e mi dice: "pensa se non ci fosse Cookie. Pensa se non ti fossi sbattuta. Pensa se non avessi la spinta di andare là fuori e darti una possibilità. Pensa se non avessi investito così tanto su te stessa. Pensa se ti preoccupa DAVVERO quello che succederà dopo la maternità. Pensa che onestamente CE LA PUOI FARE".

Ora, non so se sia tutto merito di Cookie l'intervento di questa mia parte migliore. Un fatto lo so: questo viaggio che ho intrapreso con lui mi sta cambiando. Nonostante tutto e tutti. In meglio.

E non lo avrei mai immaginato 6 mesi fa.




2 commenti:

  1. La gestazione è un viaggio. Il puerperio la sua prosecuzione. L'essere mamma una tappa di una nuova e lunga avventura.
    Il lavoro è importante, ma imparerai che l'unica cosa che veramente importa è che tuo figlio sia sereno. Anche io ho alle spalle anni di studi, fatiche e un lavoro a cui ho dato molto. E un domani incerto. Non so cosa mi aspetterà quando rientrerò, mi sono presa una pausa lunga dal lavoro. Perchè il primo anno di vita di mio figlio non ritornerà più, mentre il lavoro è sempre lì. Non pensare a domani, pensa a oggi, sempre e comunque. L'ora quando passa non torna più. Cookie nella pancia è oggi, domani non ci sarà più la pancia ma un esserino minuscolo che diventerà grande in un attimo. Goditi l'oggi, davvero.
    :-)

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    1. Grazie di cuore. Non so se il mio lavoro sarà lì per me alla fine della maternità, ma da una parte mi piace pensare che ci sarà qualcosa visto che la mia professione non è solo un'occupazione, ma una grande passione. Ad ogni modo è indubbio che voglio godermi il mio Cookie, il suo Papà, la ns famigliola.
      PS. Slinky, anche dopo la spiegazione, rimane un nomignolo fichissimo!

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